La microscopia confocale è una tecnica avanzata a disposizione dei dermatologi per dirimere alcune lesioni sospette. Chiariamo subito che non è un esame di primo livello rivolto a tutta la popolazione o da effettuare su qualsiasi neo. Ma questa tecnologia può offrire un valido supporto per aiutare i clinici in quelle lesioni sospette che possono essere più difficili da diagnosticare.
La microscopia confocale è una tecnica avanzata di imaging che permette di ottenere immagini ad alta risoluzione dei tessuti biologici a livello cellulare. A differenza della microscopia tradizionale, la microscopia confocale utilizza una sorgente di luce laser focalizzata su uno specifico piano del campione, consentendo di ottenere immagini tridimensionali molto dettagliate. Funziona così: il raggio laser viene focalizzato sulla zona interessata e si analizzano i raggi che vengono riflessi, questo permette di ricreare un’immagine estremamente precisa, a livello cellulare, e andando abbastanza in profondità nella cute, senza dover fare alcun intervento chirurgico, né esame istologico.
La microscopia confocale infatti non è un esame invasivo: basta applicare una sonda sulla zona interessata per qualche minuto e si ottiene l’immagine desiderata che poi deve essere analizzata da uno specialista che conosca bene i criteri diagnostici di questa metodica.
La microscopia confocale si è dimostrata particolarmente utile nella diagnosi precoce del melanoma, consentendo ai medici di distinguere tra lesioni benigne e maligne con maggiore precisione rispetto a metodi convenzionali. La possibilità di esaminare il tessuto in tempo reale senza la necessità di interventi invasivi offre un vantaggio significativo nella rapida identificazione dei casi di melanoma. La tecnologia confocale è particolarmente efficace nella valutazione di aspetti come l’architettura delle cellule, la loro organizzazione e atipie.
La microscopia confocale è dunque una tecnologia ad elevato potenziale, tuttavia è bene ribadire che non è indicata in ogni caso e come esame di primo livello, è bene che sia il dermatologo a valutare i casi da sottoporre a microscopia confocale. In caso di esito positivo sarà comunque necessario togliere chirurgicamente la lesione e sottoporla ad esame istologico di conferma.
Articolo a cura di Gianluca Pistore