Quando parliamo di prevenzione del melanoma, capita spesso di ricevere domande (che nascondono un bel po’ di preoccupazione) dai genitori che vogliono proteggere al meglio i propri figli, soprattutto se piccoli, dal rischio di melanoma. Alcuni ritengono che sia assolutamente esagerato e che i bambini non debbano vedere un dermatologo fino a una certa età, mentre altri consigliano screening dermatologici anche ai bambini. Quale è la verità, dunque? E soprattutto, come bisogna comportarsi con i più piccoli nell’ambito della prevenzione del melanoma?
La prima buona notizia è che nei bambini l’incidenza di melanoma è aneddotica, ovvero si tratta di casi estremamente rari. Il che da un lato ci dice che è possibile avere un melanoma anche da bambini, ma dall’altro ci tranquillizza sul fatto che si tratta di un rischio veramente bassissimo e questo dovrebbe tranquillizzare tutti i genitori. Ovviamente star tranquilli non significa ignorare i campanelli d’allarme, che ormai ben conosciamo, come la regola dell’ABCDE e del brutto anatroccolo.
Benché nei bambini sia estremamente raro che si formi un melanoma, è proprio in quell’età che si può verificare un danno che aumenterà di molto il rischio di svilupparlo in età adulta: si tratta delle scottature solari. Proprio per questo i genitori che vogliono proteggere al meglio i propri figli dal melanoma devono prima di tutto preoccuparsi della prevenzione primaria e dunque seguire le corrette regole di esposizione al sole: fino a un anno di età i bambini non devono assolutamente essere esposti al sole, né utilizzare creme solari. L’unica protezione sarà proprio la non esposizione ai raggi solari. Dopo l’anno di età è raccomandato l’uso di creme solari abbinato ad una corretta esposizione, ovvero evitando di esporsi nelle ore centrali della giornata (dalle 11 alle 16 circa). Sarà proprio proteggendo i nostri figli dalle scottature che ridurremo un importante fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma.
E come ci si comporta con i nei? Che nascano sulla pelle del bambino è assolutamente normale, non è quindi un fatto preoccupante, tuttavia è bene che quei nei vengano controllati da un esperto. Una prima visita può essere condotta dal pediatra e in caso di dubbi ci si può rivolgere ad un dermatologo.
di Gianluca Pistore