Quando pensiamo alla protezione solare, spesso la associamo all’estate e al mare. Tuttavia, anche in montagna il rischio di danni alla pelle è elevato, soprattutto per chi pratica sport invernali o escursioni ad alta quota. Ma perché l’esposizione solare in montagna può essere particolarmente pericolosa?
L’alta quota ci espone a una maggiore intensità dei raggi UV, infatti l’atmosfera funge da filtro naturale per i raggi ultravioletti, ma più si sale di quota, meno efficace è questa protezione. Si stima che ogni 1.000 metri di altitudine i raggi UV aumentino del 10-12%. A ciò si cumula un effetto riflettente della neve, esponendo la pelle a un’irradiazione ancora maggiore rispetto a quella ricevuta direttamente dal sole.
Infine c’è una falsa percezione del rischio a causa del freddo e del vento che possono mascherare la sensazione di calore della pelle che si sta scottando, facendo sottovalutare il pericolo delle scottature.
Come proteggersi in montagna?
1. Usa una crema solare ad ampio spettro (SPF 50+) che protegge sia dai raggi UVA che UVB, che sono implicati nell’invecchiamento cutaneo e nello sviluppo del melanoma.
2. Indossa occhiali da sole con filtro UV400 che proteggono gli occhi e la delicata zona perioculare, particolarmente esposta al rischio di danni solari.
3. Copri le zone più esposte utilizzando cappelli, sciarpe e abbigliamento tecnico possono offrire una barriera fisica contro i raggi solari.
4. Riapplica la protezione solare ogni due ore e con maggiore frequenza se sudi o entri in contatto con neve e acqua.
Proteggersi dal sole non è solo una questione estiva! Se frequenti la montagna, soprattutto in inverno, ricorda di adottare le giuste precauzioni per ridurre il rischio di danni alla pelle e prevenire il melanoma.
Articolo a cura di Gianluca Pistore