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L’importanza del follow-up nei pazienti con melanoma


Il follow-up nei pazienti con melanoma è fondamentale per individuare precocemente eventuali recidive e prevenire complicazioni. Sappiamo infatti che una persona che ha avuto un melanoma ha un rischio aumentato di averne altri, specialmente nel primo anno dalla diagnosi.

Come è ormai noto a chi segue i nostri articoli, il melanoma è un tumore cutaneo che, se individuato precocemente, può essere trattato con successo. Tuttavia, anche dopo l’asportazione del tumore, esiste il rischio di recidive o di sviluppare nuove lesioni. Per questa ragione le linee guida prevedono – in base allo stadio di malattia – una serie di accertamenti da compiere. Negli stadi già lievi non sono previste metodiche di indagini che utilizzano radiazioni (come la TC) che invece si utilizza negli stadi non iniziali di malattia. Ciò che invece è fortemente raccomandato a tutti, a prescindere dallo stadio, è di sottoporsi a frequenti controlli dermatologici. La frequenza viene stabilita dal dermatologo in base ai fattori di rischio individuali. L’obiettivo è quello di rilevare tempestivamente una recidiva, aumentando le possibilità di trattamento.

In Italia per scegliere i trattamenti migliori di follow-up per ciascuno stadio facciamo riferimento alle linee guida AIOM, qui trovi quelle più aggiornate.


Il follow-up è utile anche per offrire supporto psicologico e educazione alla prevenzione, aiutando i pazienti a proteggersi dai raggi UV e a riconoscere segnali sospetti sulla pelle. Secondo alcuni, soprattutto nei melanomi in fasi iniziali, dopo i primi 5 anni il follow-up è concluso. Tuttavia è sempre bene continuare a fare controlli – in accordo col proprio dermatologo – e a monitorare la propria pelle con l’autoesame.

La visita dermatologica comprende la dermatoscopia di tutte le lesioni, nei casi dove è utile anche l’epiluminescenza per tenere memoria dell’evoluzione delle lesioni e il controllo delle cicatrici per vedere che non ci siano recidive locali.

Un altro esame utile può essere l’ecografia dei linfonodi, non sono invece indicati negli stadi iniziali esami del sangue. Mentre per chi è in terapia possono rivelarsi utili per monitorarne l’andamento, insieme a TC, PET e risonanza magnetica.    Il follow-up è un tassello fondamentale nel percorso di cura del melanoma. Seguire scrupolosamente le indicazioni mediche e sottoporsi ai controlli programmati può fare la differenza nella prevenzione di recidive e nella diagnosi precoce di nuove lesioni.

Se hai avuto un melanoma, non trascurare i tuoi appuntamenti di follow-up: la prevenzione continua è la tua migliore alleata!

Articolo a cura di Gianluca Pistore

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